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24
aprile 2003
Progetto
terremoto
Rischio
sismico elevato... patrimonio edilizio che lascia molto
a desiderare. Un mix esplosivo che, in caso di terremoto,
farebbe registrare una situazione di grave ed estesa
drammaticità. Ed è proprio per limitare
i danni che deriverebbero da un evento sismico simile
a quello del 1920 di magnitudo 6.5, che la Regione Toscana
ha avviato nell'area della Lunigiana e Garfagnana,
fin dal 1983, una specifica iniziativa dal titolo «Progetto
terremoto in Garfagnana e Lunigiana». Progetto
che vuole essere la messa a punto di un quadro di conoscenze,
sul quale basare la strategia di difesa della catastrofe
che può essere provocata da un terremoto come
quello registrato all'inizio del secolo: progetto
che può essere definito come uno strumento che
fornisce gli elementi necessari per stabilire i livelli
di protezione da adottare e per pianificare, prima dell'evento
sismico, sia gli interventi preventivi, sia le fasi
di emergenza e ricostruzione post-evento.
Nell'area lunigianese ci sono stati diversi tipi
di finanziamento, fra cui quello che ha riguardato interventi
di adeguamento per circa 150 edifici pubblici (ospedali,
scuole, municipi), quello a privati per interventi di
miglioramento su edifici residenziali e agli enti locali
per la realizzazione di cartografie tecniche per la
valutazione degli effetti nei principali centri urbani
e di indagini sulla qualità del cemento armato
degli edifici pubblici. E già in circa otto edifici
pubblici in cemento armato si sono rilevate carenze
strutturali molto gravi per carichi verticali e si è
douto far chiudere diverse scuole e un municipio.
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