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24giugno
2003
Consorzio
Lunigiana Turistica, il ritorno di Ancillotti
Se Roberto
Vegnuti è il Richelieu del Consorzio, Enrico
Petriccioli il commissario politico, Alessandro Ancillotti
è il vero Re Sole della politica turistica in
Lunigiana. E' senza dubbio questa la troika che ha governato
e pilotato l'evoluzione del turismo nel territorio,
nonostante i vari tentativi di ritagliare nuovi spazi
di potere, ultimo quello di Fosco Uberti che con Petriccioli
e Ancillotti si è scontrato, apparentemente in
modo garbato, ma alla fine ci ha rimesso le penne e
ha dovuto rinunciare addirittura a candidarsi nel consiglio
di amministrazione che governerà il consorzio
nel prossimo triennio. Un po' meglio è andata
a Brunelli della Nuova Jera, il quale dopo avere tentato
di organizzare una fronda è stato riassorbito
nella maggioranza e nominato Vice Presidente su proposta
dello stesso Ancillotti.
Così a 10 anni dalla sua fondazione il titolare
del Golf Hotel, primo presidente dal 1993 al 1998, ritorna,
anche formalmente, al vertice del Consorzio Lunigiana
Turistica. Dai 280 milioni di Lire del primo biennio
di attività il Consorzio può usufruire
oggi di un badget di circa 1.400.000 €uro all'anno,
una cifra di tutto rispetto che può davvero consentire
alla Lunigiana di acquisire visibilità negli
itenerari turistici regionali e nazionali.
Negli ultimi 10 anni il bilancio del turismo in Lunigiana
è senza dubbio positivo: da 60.000 presenze annuali
nel 93, siamo passati ad oltre 130.000 presenze nel
2002, di cui molti stranieri. E il trend è in
continua crescita, per di più in una regione,
la Toscana, nella quale nell'ultimo anno si è
registrato il 6% delle presenze in meno rispetto al
2001.
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