


|
Ma non tutta la
Lunigiana era nelle mani dei Malaspina, Pontremoli ( la cui prima memoria
specifica appare nell'itinerario del vescovo Sigerico di Canterbury
del 990), il 1° febbraio 1167 era stata concessa dall'imperatore Enrico
IV nel 1077 a Ugo e Folco d'Este, ma si era costituita in libero comune
a partire dal 1° febbraio 1167. La sua autonomia durerà sino alla fine
del XIII secolo. Un diploma di Federico I del 1164 avrebbe, ma non è
certo, confermato ai Malaspina i privilegi su Zeri ("Cerri cum tota
curia"), ma Pontremoli ben presto se ne era impadronita.In questo periodo
la sovranità del comune pontremolese arriverà a comprendere tutta l'alta
val di Magra sino all'Appennino. Ma il desiderio di conquista di Pontremoli
da parte di molte potenze, perché la città controllava la strada che
metteva in comunicazione con l'Emilia, e la rivalità interne tra gli
abitanti, divisi in Guelfi e Ghibellini, portarono la città a perdere
la propria libertà. Prima fu infeudata alla famiglia genovese dei Fieschi,
poi giunse il dominio del lucchese Castruccio Castracani degli Antelminelli.
In seguito i Rossi, gli Scaligeri, gli Sforza, i Visconti si successero
più volte nel controllo della città che nel tempo vide transitare papi
, imperatori e personaggi importanti: Federico Barbarossa, Matilde di
Canossa, Carlo VIII, Carlo V.
|